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lunedì 12 marzo 2012

Chi Diavolo sei?

12  Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?
13  Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord;
14  salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo".
15  Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa,
16  Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: "E' questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni,
17  che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue città e non lasciò mai andar liberi i suoi prigionieri?"
18  Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro;
19  tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato.
 E' questo uno dei più importanti passi dell'Antico Testamento che narrano la caduta dell'angelo più bello, l'angelo della luce, Lucifero, per il cui orgoglio è stato precipitato sulla terra, e secondo la tradizione, la sua caduta talmente rovinosa lo portò a sprofondare nelle viscere della terra stessa.

L'orgoglio di essere stato il più bello degli angeli e l'orgoglio di aspirare ad essere come Dio, la rabbia di essere posto dopo l'unico Figlio di Dio, l'odio verso tutto ciò che Dio stesso ha creato, a cominciare dall'uomo, e l'invidia e nel tempo stesso il terrore dell'unica donna ad essere stata elevata a Madre di Dio e della Chiesa: Maria.

Lucifero e la sua corte di angeli furono precipitati dal Paradiso come punizione dell'atto di superbia compiuto nei confronti del Creatore, e a guardia di questa punizione si erige San Michele, Capo delle Milizie Celesti e primo nemico del demonio. Il suo nome è la sintesi della sua opera: "Chi è come Dio?".

Egli divenne satana (termine ebraico che significa "l'avversario"). Altri nomi e titoli con cui è chiamato nella Bibbia sono: maligno, diavolo (colui che divide), apollion o abadon (distruttore), beelzebub (signore delle mosche), beliar (senza valore), il padre della menzogna, il gran dragone, il serpente antico, l'omicida, il tentatore, il principe di questo mondo.


"Così parla il Signore, l'Eterno: ... eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose... tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato.
Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.
Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità.
Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.
Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti dò in spettacolo ai re...
Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più." (Ezec. 28:12-19)
 La Sacra Scrittura ci informa però che la potenza di Satana è limitata. Satana non è onnipotente, onnisciente, o onnipresente. Egli può solo agire nei limiti consentiti da Dio.

Satana è comunque molto potente e molto attivo, essendo un angelo (anche se decaduto), un essere di puro spirito. Sebbene egli non sia onnipresente, dal momento che regna su una vasta schiera di angeli caduti ha un'influenza di portata mondiale. Le Scritture ne parlano come "il principe delle potenze dell'aria" e "il dio di questo mondo", che sa apparire come "angelo di luce" per ingannare e raggirare gli uomini affinché facciano la sua volontà.

Attraverso Gesù, Satana è un nemico vinto. Quando, mediante la crocifissione di Gesù, Satana e i suoi angeli pensarono di averLo sconfitto impedendo la salvezza dell'umanità, dovettero invece arrendersi all'evidenza che quella che appariva come una sconfitta, era in realtà proprio la vittoria definitiva su Satana e sulla caduta umana. Il sacrificio come amore infinito, e nello stesso tempo come vittoria sul male, e grazie alla Sua Resurrezione, vittoria sul più grande dei mali: la morte.

Mediante il proprio sacrificio sulla croce, infatti, Gesù "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:14-15).

Satana dunque sa quale sarà il suo destino finale e non può impedirne la realizzazione.

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